Marche MTB Tour - Tappa 02


04/06/2024 

Cerreto d'Esi - San Severino Marche 

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

 40,7

996 

926 

8:09 

5:40 

 

La bella cittadina di Cerreto d'Esi, circondata ancora dalle intatte mura medioevali, la visitiamo il giorno precedente, al nostro arrivo, prima di infilarci sotto la doccia, di riposare le membra e di andare poi a cena. Si entra nel centro storico percorrendo la parte ciclo-pedonale che risale verso la Porta Giustinianea passando per quello che un tempo era, forse, l'ingresso su un ponte levatoio che attraversava il fossato sottostante. All'interno della piazza, a sinistra troviamo la Fontana dei Delfini e la Torre Circolare (1211) mentre a destra la Chiesa di Santa Maria della Porta (1251). Attraversando le strette viuzze della parte medioevale si raggiunge poi la Collegiata di Santa Maria Assunta (Sec. XIII) e passeggiando all'interno degli stretti vicoli non mancano gli antichi palazzi che fanno parte della storia cittadina. Il mattino seguente ripartendo per la seconda tappa siamo quindi liberi di saltare l'accesso alla parte storica e percorrendo la 
 SS256  fino al semaforo accanto alla Torre Circolare e superandolo arriviamo al bivio dove deviamo leggermente a destra per imboccare lo strappetto iniziale di via Carloni. La strada che costeggia, non distante la statale, ci permette di evitare il traffico per un totale di circa 600 m arrivando ad attraversarla quando raggiungiamo l'altro semaforo sullo slargo. Procediamo diritto e imboccando la stradina secondaria andiamo a percorrerne il tratto che raggiunge e supera la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Sec. XIV) e successivamente la rotonda. 

Prendendo la seconda uscita e immettendoci su via Vepre andiamo a percorrere quest'altra stradina secondaria che diventa poi sterrata e prosegue verso la zona collinare sempre in leggera salita con pendenze però che non superano mai il 9%. Superata una traversa sterrata, che troviamo alla nostra sinistra, arriviamo all'inizio del primo vero strappo della giornata che iniziamo a percorrere con un pò di fatica. Il sentiero, in rettilineo perfetto, è di una lunghezza di 350 m ma il 16% di pendenza si sente veramente tutto nei nostri muscoli forse perchè non eravamo sufficientemente preparati a questa prima e vera impennata della giornata. Superato anche il primo ostacolo e raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra e andiamo, adesso, a percorrere un'altro pendio con pendenze superiori alle precedenti ma con la preparazione del cambio già ben impostato. Il tutto termina quando raggiungiamo il bivio con la stradina asfaltata in frazione Colferraio dove deviamo a destra. Percorrendola ci gustiamo il bellissimo paesaggio che troviamo alla nostra destra e arrivati a ridosso della case lasciamo la stradina di ingresso al borgo alla nostra sinistra e poco dopo raggiungiamo il bivio di Collescarpa. Girando a sinistra superiamo il cavo che sostiene tante paia di scarpe appese per le stringhe ed iniziamo la discesa su quest'altra bella strada che arriva dopo circa 800 m al bivio della frazione Rastia 

Con un destra/sinistra ci immettiamo su un'altro stretto viottolo ed andiamo in direzione della Chiesa di San Michele Arcangelo (Sec. XIV) che troviamo alla nostra sinistra dopo la curva nascosta tra gli alberi. Ci accontentiamo di vederla dall'esterno perchè chiusa al momento del passaggio. Ripartiti e raggiunta nuovamente la stradicciola ci teniamo a sinistra e poco dopo, quando l'asfalto termina, iniziamo un'altra bella ed impegnativa salita, pendenza al 12%, che per circa 800 m ci tiene compagnia mentre andiamo ad attraversare un'area boschiva. Raggiunto un bivio ed un breve tratto pianeggiante ci teniamo a destra e su un'altra bellissima strada sterrata che prosegue sempre all'ombra delle piante ed ancora in salita raggiungiamo il bivio della località Colli. Curva a sinistra per percorrere il leggero pendio su strada, adesso asfaltata, che entra all'interno di un tratto un pò più selvaggio di questa parte di territorio  e raggiunge in falsopiano una fattoria entrando poi in località Vinano. Breve pausa per morsicare qualche barretta e bere un sorso d'acqua riposandoci anche un attimo mettendo il piede a terra proprio davanti alla grande Croce in legno. Ripartendo andiamo in direzione delle case del piccolo borgo che vediamo avvicinarsi ad ogni curva in un paesaggio davvero molto bello.

La strada adesso inizia a salire nuovamente e con le pendenze che arrivano al massimo al 7%, per i rimanenti 1400 m, raggiungiamo il bivio.  Deviamo a destra per procedere in una lunga discesa con ampie curve che attraversano i vitigni del Verdicchio di Matelica fino ad arrivare al bellissimo borgo di Braccano. Entrati all'interno delle stradine non possiamo non fermarci a scattare molte fotografie dei Murales che addobbano le pareti esterne di quasi tutte le case in un contesto abbastanza suggestivo. E' però ora di ripartire e attraversando nuovamente il piccolo borgo, mantenendoci a sinistra, sull'unica stradina ci portiamo in direzione della piccola periferia. Lasciate le ultime case, alle nostre spalle, svoltiamo a destra per procedere ancora qualche metro su un fondo asfaltato che però, poco dopo, lascia spazio ad un fondo sterrato e poco dopo al sentiero che entra all'interno del bosco. In salita, con pendenze intorno al 12%, iniziamo a seguire il pendio e 500 m dopo, su un breve tratto semi pianeggiante, riusciamo a respirare un poco prima di iniziare la seconda parte dell'ascesa che parte, a sinistra, quando siamo arrivati ad un bivio. Subito abbastanza dura (pendenza 18%) su un fondo non propriamente integro ma, con un pò di tecnica e qualche aiutino del motore, si riescono ad affrontare e superare anche questi ostacoli. Nel mezzo della boscaglia in una parte di sentiero poco utilizzata, peccato, arriviamo davanti ad un cancello. 

Non c'è catena e nessun cartello che indichi il divieto di passaggio e perciò, come facciamo sempre, lo superiamo con la dovuta accortezza lo richiudiamo prima di risalire in sella. Quello che vediamo davanti è una grandissima vigna che andiamo ad attraversare imboccando il sentiero in discesa che parte davanti a noi. Nel bellissimo contesto raggiungiamo uno slargo dove troviamo un bivio e procedendo diritto ci portiamo sul tratto sterrato e successivamente sulla stradicciola asfaltata che sempre in leggera discesa raggiunge dopo oltre 1400 m il bivio di Vocabolo Ceresi. Deviando a sinistra procediamo verso il bivio successivo e svoltando a destra percorriamo alcune curve in leggera salita che ci preparano alla lunga discesa, su via Peschiera, che ci conduce alla periferia di Matelica ed al bivio con la  SP122 . Curva a sinistra ed una volta superato il ponte sul Torrente Crinacci iniziamo a risalire nuovamente su quest'altra bella collina dove il panorama di certo non manca. Andiamo a seguire la provinciale per circa 3100 m che sempre in leggera salita (pendenza al 9%) che ci conduce al piccolo borgo di Acquosi che si raggiunge però in discesa. Attraversando il piccolo paese la strada, a curve, prosegue, ancora in discesa, ed arrivati al bivio con la  SP9 7a  deviamo a destra per superare tutti i bivii di Gagliole con un semi rettilineo che dopo circa 3000 m ci conduce al bivio con la trafficata  SP361 

Dopo una sosta per pranzare, in un piccolo locale della frazione Selvalagli, riprendiamo la nostra destinazione che in parte è saltata, rispetto alla traccia gps originaria, a causa di sentieri che abbiamo trovato chiusi o impercorribili. Attivata la modalità si parte ci immettiamo, con cautela, sulla provinciale mantenendoci a sinistra e ne percorriamo un tratto di circa 1300 m per deviare poi a destra dopo aver superato la Cementeria. La sterrata che prosegue a destra entra subito all'interno del bosco e segue le anse del fiume Potenza su un tracciato anche abbastanza impervio con uno strappo di 500 m in cui le pendenze arrivano al 20%. La discesa che ne segue è sempre in off-road ma si passa su un tracciato abbastanza tecnico che prevede tanti cambi di direzione per sincronizzare, si fa per dire, le gomme delle nostre MTB sul terreno in cui l'acqua ha scavato dei profondi solchi. Quello che ci attende più avanti è invece una bellissima strada bianca che corre perpendicolare alla provinciale ed alla linea ferroviaria sempre rimanendo all'ombra delle piante. All'altezza di un sito per materiali dell'edilizia giriamo a destra e proseguiamo, ancora in off-road, sul bel sentiero e sul continuo saliscendi procedendo fino ad arrivare al bivio della stradina asfaltata. 

Curviamo a sinistra per raggiungere la località Valle dei Grilli e dopo qualche curva arriviamo alla prima periferia di San Severino Marche su via Ponte Sant'Antonio e quindi al bivio. Proseguendo diritto attraversiamo il ponte sul fiume Potenza e il bivio successivo giriamo a destra per imboccare via F. Antolisei portandoci, poi, in direzione della rotonda. Prima uscita per seguire via L. D'Alessandro che con un semi rettilineo raggiunge il grande incrocio con via G. Collio. Girando a destra attraversiamo nuovamente il fiume e proseguiamo sulla strada alberata fino al bivio con viale Bigioli. Attraversandolo entriamo subito nel centro storico della bella cittadina percorrendo il pavè di via N. Sauro che inizia subito in leggera salita che raggiunge la piazzetta passando accanto alla fontana e alla Concattedrale di Sant'Agostino. (Sec. XIII) La curva a destra su via Salimbeni prosegue sempre su fondo pavimentato fino all'arrivo davanti all'antica Porta Romana o del Peso (1800). Curva a sinistra sulla nuova salita di via della Galetta per  arrivare nella piazzetta davanti al grande Campanile della Chiesa di San Lorenzo in Doliolo (Sec. XIV) e procedere a destra sulla stradina gradinata che nei prossimi 250 m con pendenze oltre il 20% ci fa sudare per arrivare su via Santa Barbara. Qui terminano le salite odierne e passando accanto al Monastero di Santa Chiara (1350) abbiamo terminato anche la tappa odierna.

Pier



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