Marche MTB Tour - Tappa 03

 

05/06/2024 

San Severino Marche - Sarnano 

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

45,3 

1381 

1183 

8:22 

6:57 

 

San Severino Marche, ricco di patrimonio artistico, è davvero una località che è giusto visitare viste le tante testimonianze sia Religiose che Civili che vi si trovano. In una parte del centro storico ci siamo passati ieri, al nostro arrivo, il rimanente lo attraversiamo oggi per recarci in Piazza del Popolo (Sec. XIII) circondata dai palazzi gentilizi che sono stati costruiti tra il Sec. XVI e il XX. Qualche scatto ricordo del nostro passaggio ed inizia, poi, il nostro trasferimento odierno che fa parte della terza tappa del tour. Sappiamo già che non sarà una passeggiata e perciò non si parte a tutta ma si decide di tenere un'andatura da crociera per meglio regalarci e goderci i bellissimi paesaggi che man mano incontreremo. La scelta di scendere nella piazza principale la paghiamo poi nella risalita che ci consente di ritornare sulla traccia originale ma nonostante questa lunga e faticosa ascesa direi che ne è valsa, comunque, veramente la pena di vederla. Uscendo da piazza del Popolo passiamo davanti alla Torre dell'Orologio (1832 che contiene un doppio quadrante. La nuova torre fu costruita in quell'epoca in cui non si era ancora completata la transizione tra il sistema orario a 6 ore, in uso in Italia, e quello a 12 ore introdotto nella Penisola da Napoleone).

Girando a destra su via C. Battisti raggiungiamo poco dopo piazza Madonna dei Lumi e deviando a sinistra andiamo in direzione dell'incrocio dove prendiamo a destra via XX Settembre per arrivare a fianco della traversa di via Raffaello Sanzio dove giriamo a sinistra. Ne percorriamo l'intero rettilineo che ci conduce davanti allo Stadio Comunale G. Soverchia. Girando a sinistra percorriamo via Galileo Galilei ed arrivati al bivio con la  SP502  giriamo a destra per percorrerne, però, solamente 150 m. Alla prima traversa, via D. Bramante, giriamo ancora a destra e poco dopo inizia la bella ma impegnativa salita che per i primi 600 segna pendenze intorno al 18%. L'ampia curva a destra è su un tratto semi pianeggiante in cui si può respirare un pochino per procedere poi verso l'altro tornante dove la strada risale ancora con pendenze minori che, comunque, superano il 15%. Siamo sempre su asfalto, ma su una strada secondaria, che prosegue su questa collina dove il paesaggio non manca mai di sorprenderti e dove, forse, le auto sono state bandite. Rimanendo sempre sulla strada principale, senza deviare, arriviamo in prossimità di un bivio dove dopo aver superato il cancello d'ingresso di una casa, alla nostra destra, troviamo una sterrata che parte in discesa a sinistra. Imboccandola si inizia una bellissimo ma impegnativo tratto off-road con un primo strappo di 700 m in cui le pendenze salgono al 20% entrando all'interno del bosco. Rimaniamo in queste condizioni con la sterrata in continuo saliscendi per i prossimi 3 chilometri dove troviamo anche tratti, brevissimi, ma impegnativi, che arrivano al 16% di pendenza.

Ritroviamo, verso il termine dell'ascesa, una stradina  asfaltata che, leggermente in salita, ci conduce al bivio in contrada Colleluce. Girando a destra andiamo a percorrere un breve strappetto che passa accanto ad alcune abitazioni e raggiunto un bivio, sterrato giriamo a sinistra per reintrodurci in mezzo alla campagna ed ancora in off-road. Una salita, che prosegue anche all'interno del bosco, ci prepara ad iniziare il saliscendi che raggiunge la struttura di un'azienda agricola dove in discesa sul semi-rettilineo ci portiamo in direzione di un bivio con un'altra sterrata. Girando a destra andiamo a seguire gli ultimi 350 m di questo terreno, anche in parte sassoso, che termina quando ritroviamo l'asfalto della  SP502 . Mantenendoci a destra iniziamo il rimanente mangiaebevi, di oltre 1000 m, su asfalto che ci prepara al successivo strappo, al 13%, in cui nel prossimo chilometro e mezzo raggiungiamo il centro cittadino di  Serrapetrona. Transitiamo all'interno delle case del borgo con la strada costantemente in salita e su via G. Leopardi aggiriamo il Palazzo del Comune e raggiungiamo la piccola piazza Santa Maria. Non distante dalla Chiesa di Santa Maria di Piazza giriamo a destra sulla bella stradina alberata di via Umberto I° e ci portiamo alla rotonda dove ritroviamo la  SP502 . Ci immettiamo nella seconda uscita e iniziando una nuova ascesa che arriva ad un'altra rotonda ci teniamo a destra per proseguire, ancora in salita, sulla provinciale. L'ampia strada segue l'andamento collinare e tra uliveti, boschi e vigne (qui si produce il famoso vino Vernaccia di Serrapetrona) iniziamo una bella discesa di oltre 2500 m a curve e tornanti fino a raggiungere il chilometro 16,6 dove, con una deviazione a sinistra, lasciamo per un pò la provinciale ed andiamo ad attraversare il piccolo borgo di Savignano.

Poche le case che attraversiamo nell'unica strada del paese per portarci in discesa, nuovamente, verso il bivio dove la ritroviamo. Alcune curve di questa strada, che troviamo quasi completamente senza traffico automobilistico, ci conducono poi alle prime viste, dall'alto sul bacino lacustre del Lago di Caccamo (1954). Oltre al lago la vista spazia anche sulle colline e alla nostra destra scorgiamo le poche case che fanno parte del borgo di Borgiano in cui spicca il Campanile della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Ancora qualche bella curva sui tornanti asfaltati e poi deviando a sinistra iniziamo una bella discesa su una stradina che corre parallelamente alla statale e che ci riporta verso gli ultimi tornanti che raggiungono l'abitato di Caccamo. Lasciamo la  SP502  per entrare all'interno del paese inserendoci, a destra, sulla stradina di via Borgiano al Lago e la percorriamo tutta per arrivare all'incrocio con la provinciale dove, attraversandola, imbocchiamo via Beniamino Gigli. Mantenendoci a destra entriamo in località Madonna della Croce e dopo essere passati vicinissimi alle sponde del lago raggiungiamo il Camposanto di Pievefavera. Rimanendo su questa stradina, che inizia subito in salita, procediamo in questo tratto nel mezzo della campagna, abbastanza selvaggio, rispetto al precedente. La stretta sede stradale ci conduce davanti all'ingresso di una nota azienda agricola dove deviando a sinistra iniziamo uno strappo, su un tratto sterrato che raggiunge una radura da dove proseguiamo, leggermente a destra, su un sentiero quasi scomparso. 

Pochi metri per andare ad attraversare un un boschetto ritrovando adesso un bel tratturo dove a destra proseguiamo, sempre in salita, per i prossimi 900 m con pendenze che raggiungono anche il 17%. Terminiamo questa nuova fatica percorrendo un brevissimo tratto semi pianeggiante che ci porta poi in discesa verso un bivio. Girando a sinistra andiamo a percorrere quest'altra bella stradina asfaltata che, adesso, in discesa ci terrà compagnia per i prossimi 1200 m raggiungendo un bivio. La curva decisa, a destra, ci consente di percorrere ancora un tratto pianeggiante prima di iniziare a percorrere uno strappo di circa 900 m dove le pendenze raggiungono al max il 13,5%. Al bivio ci teniamo a sinistra e proseguiamo su quest'altra stradina asfaltata che si avvicina sempre più ai monti dove entriamo nel bellissimo borgo fortificato di Vestignano. Ancora visibili, anche qui, i danni ad alcune case ed alla piccola Chiesa di San Martino (1102) che il terremoto (2016) ha reso in parte o totalmente inagibili. Proseguendo in saliscendi si inizia a percorrere una serie di strappi che seppur brevi incidono, non poco, sulla parte della nostra ascesa odierna. Siamo entrati nell'Unione montana dei Monti Azzurri (2015) ed andiamo a superare il piccolo borgo di La Valle in cui non possiamo entrare perchè transenne e cartelli indicano che la strada poco più avanti è stata chiusa per colpa di una frana. Un peccato davvero ma come sempre si decide di by-passare il paese per spostarci a sinistra e percorrere quest'altra stradina secondaria che passa accanto al monumento dell'Eccidio di Montalto (è stata una strage fascista compiuta dal 1º Battaglione M Camicie Nere "IX Settembre" il 22 marzo 1944 nell'omonima frazione del comune di Cessapalombo, in provincia di Macerata. Nell'eccidio vennero fucilati 31 partigiani). 

Poco dopo raggiungiamo le poche case della piccola località Fontegirata e a sinistra, accanto al cancello di una casa deviamo su un'altro tratto off-road con una curva secca a sinistra. La sterrata inizia in discesa e dopo i primi 300 m, raggiungendo un bivio, ci teniamo a destra per iniziare, poco dopo, uno strappo non indifferente (pendenze intorno al 19%) che fortunatamente non è eccessivamente lungo ma che si è fatto sentire nelle gambe. Raggiunto il bivio, prima di Contrada Giardoni, giriamo a destra per proseguire in saliscendi continuo fino all'arrivo al borgo di Invernale. Superate le case dove sono, anche qui, evidenti i danni del terremoto, raggiungiamo un bivio e prima di deviare a sinistra troviamo una signora molto gentile che vedendoci un pò affaticati (lo eravamo davvero) ci chiede se vogliamo fare scorta di acqua fresca. Come fanno i professionisti tocca ai gregari prendere le borracce e riempirle (scherzo) e poi redistribuirle al gruppo ma, non prima, di averla ringraziata. Si prosegue in discesa, per circa 1000, m su questa stradina asfaltata e con qualche curva arriviamo davanti allo strappetto, breve ma al 12%, che ci prepara poi all'inizio della discesa che ci conduce al bivio di Cessapalombo. Davanti alla strada d'ingresso del paese giriamo a destra e imbocchiamo la  SP88  che sempre in discesa e con qualche curva e tornante va a superare le piccole frazioni di Botondolo e Morico dove all'uscita del piccolo borgo inizia un'altra fase di salita che con qualche tornante ci porta al bivio con la  SP502 .

Girando a destra iniziamo a seguire questa strada provinciale che nonostante abbia una larga carreggiata è battuta raramente dalle auto e questo non fa altro che evidenziare quali siano le percorribilità delle strade in questa parte d'Italia. La strada, nonostante tutto, è però sempre in salita ed anche se la media della pendenza è del 4% ci sono punti in cui si raggiunge anche il 7,5. Ascesa, quindi, costante per i prossimi 2500 m fino ad arrivare alla localita Morichella dove superate le poche case del paesino inizia un tratto in leggera discesa che raggiunge il bivio di Santa Maria di Pieca. Qui deviamo a destra e ci immettiamo su un'altra provinciale, la  SP78 , che troviamo leggermente trafficata ma che sull'ampia sede stradale c'è tutto lo spazio per proseguire a lato della carreggiata. Sempre in leggera salita, con pendenze massime al 7%, andiamo a percorrere questi 3100 m di lunghi rettilinei su cui raggiungiamo la località Gabella Nuova e poco dopo quella di Callarella. Iniziando quindi la discesa in direzione della Contrada Campanotico e con l'ultimissima salita della giornata raggiungiamo Sarnano che è posta ai piedi dei Monti Sibillini dove termina questa lunga ed appassionante terza tappa.                               

Pier

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