Marche MTB Tour - Tappa 04

 

06/06/2024 

Sarnano - Amandola 

Distance

km

Meters of elevation

Time

Meteo

Ascent

Descent

Passed

In Motion

35,2

1.060 

1.203 

7:19 

6:23 

 

La nostra quarta tappa lascia Sarnano, che abbiamo visitato nel centro storico, ieri sera dopo aver cenato, per risalire all'interno delle mura del borgo in un momento di assoluto silenzio che regnava nelle belle stradine che lo attraversano. La bella Chiesa di San Francesco (1327) che si trova quasi subito dopo aver attraversato la Porta di Brunforte proseguendo poi verso piazza Alta dove troviamo Palazzo del PodestàPalazzo dei Priori, il Teatro della Vittoria, (1829) la Chiesa di Santa Maria (1294) e il bellissimo gruppo scultoreo del Serafino di San Francesco (2023). Si parte quindi a mattino già inoltrato dopo aver sistemato le borse sulle nostre MTB e zaino in spalla diamo il primo colpo di pedale davanti ai giardini di piazza Libertà. Mantenendoci a destra andiamo a percorrere la brevissima parte pianeggiante di via B. Costa e poco dopo, deviando a destra sulla stradina in salita prima del Market, andiamo a seguirne le curve che ci portano al bivio con via A. De Gasperi. Curva a destra per percorrerne solamente 80 m e si prosegue ancora in salita anche quando deviamo a sinistra sulla traversa di via Fontemarta. Stradina, questa, che attraversa la parte periferica della cittadina in una zona residenziale. Raggiunto l'incrocio si prosegue ancora diritto per arrivare al bivio di Contrada Campanotico dove ci teniamo a sinistra.

Strada che inizia a salire nuovamente e che per i prossimi 1200 m sarà costantemente con una pendenza al 12% dove si raggiungono prima le poche case della località Grisciotti per proseguire poi fino al bivio di Collepastine. La strada adesso spiana un poco e inizia un tratto in mangiaebevi che procede sempre su asfalto/sterrato di circa 3 km dove raggiungiamo il bivio della  SP120 . Girando a sinistra inizia un tratto in discesa che passa nel mezzo delle case della piccola frazione Stinco dove all'inizio della curva deviamo a destra imboccando la stradina che in discesa arriva tra le case poste più in basso. Passando nel piccolo borgo e trovando, tra le strette viuzze, alcune persone qualcuno ci chiede da dove veniamo: così quando uno di noi risponde.... dalla Brianza vicino a Milano.... la risposta.... ma che siete venuti fin qui in bicicletta...?  Questo è un'altro degli aspetti positivi di questo tour, in ogni luogo dove siamo passati abbiamo sempre trovato qualcuno con cui fermarci e scambiare quattro chiacchere. Vuoi che di tipi così agghindati, come noi, con borse e zaini di qui non ne passano molti ma è la maniera di fare delle persone che sono tra la curiosità ma anche per la loro semplice spontaneità che rende tutto più facile. Dopo i saluti si riparte in discesa per entrare, quasi subito, in off-road, su quest'altro bellissimo tratto che scende nella valletta sottostante dove raggiungiamo il piazzale antistante il Camposanto di Piobbico. Non siamo distanti dall'Abbazia di San Biagio di Piobbico (1059) che è attualmente in fase di restauro dopo i danni che, anche qui, il terremoto non ha risparmiato. 

Girando a destra, a fianco della piccola Cappella Mariana, proseguiamo adesso su una stretta stradina asfaltata, che inizia poco dopo a salire, raggiungendo il bivio della Contrada Giampiereto. Curva a destra e  pendenze intorno al 14%, in un contesto però bellissimo dove i Monti Sibillini la fanno da padrone, raggiungiamo alcune case della piccola frazione. Superandole ci portiamo ad un bivio dove alla nostra destra troviamo una piccola Chiesetta/Cappella e dove inizia un'altro sterrato che andiamo a percorrere proseguendo diritto. Man mano che ci allontaniamo dalla ultime case la pendenza inizia a salire e rimarrà tale anche per i successivi 1000 m dove arriva, adesso, è intorno al 17%. Raggiunta la cima della collina (786 m slm) siamo entrati su un brevissimo tratto del  Cammino dei Cappuccini  che però ben presto lasciamo per deviare a sinistra ed entrare all'interno della valletta. Sempre in discesa, fino ad arrivare ad un bivio, in cui ci manteniamo a sinistra per passare adesso su stradina a fondo asfaltato e poco dopo, davanti a noi, si apre uno straordinario paesaggio sulle verdeggianti colline e sui monti. Non si può non fermarsi ad ammirarlo in questa parte, dove ci troviamo, di per se molto selvaggia e dove siamo da soli e nel nulla assoluto per gustarcelo davvero tutto. Percorriamo una serie di curve, un bel tornantino per poi proseguire divertendoci sulle dolci curve che ci conducono a fianco di una fattoria. Qui lasciamo la strada asfaltata per deviare a destra su un sentiero che parte subito in salita e ci vede ben presto faticare non poco con i primi 500 m in cui le pendenze sfiorano il 18%. 

Entrando quasi subito all'interno del bosco si arriva a percorrere un'ampia curva a destra e qui, adesso, diventa ancor più dura e tra borse e zaini che hanno comunque un certo peso, personalmente sono sceso di sella per procedere con del portage sano anche se in questo tratto diventa molto faticoso (pendenza al 26% su una lunghezza di 200 m di sentiero). Passato questo breve ma impegnativo tratto le cose migliorano un poco e mentre ci si assesta sulle pendenze originali si possono percorrere, in sella, gli ultimi 400 m che mancano allo scollinamento. Arrivati in cima non ci resta che fermarci un attimo per riprendere un pò di fiato, mangiare una barretta e regalarci quell'attimo di pausa in cui è bello, dopo tanta fatica, sentire anche le voci degli amici sulla tappa fin qui seguita. Si riparte, uscendo dal bosco, ancora in salita, ritrovandoci a dover passare sul sentiero che si vede appena tracciato ed abbastanza disomogeneo come fondo. In qualche punto bisogna anche scendere di sella per superare qualche ostacolo, non propriamente da tracciato mtb, ma sono tutti brevissimi portage che si riassumono in 100 m di tracciato. Entriamo, adesso, nel tratto spettacolare di questa quarta tappa con l'ingresso sulla splendida sterrata che attraversa questa valle in cui lasciamo i confini del Parco dei Monti Sibillini e dove non possiamo non fermarci per regalarci queste viste stupende che solo dalle mappe, purtroppo, non sono visualizzabili. Scatti a ripetizione di fotografie che rimarranno comunque di ricordo ma, quello che si prova arrivando fin quassù a circa 800 m di altitudine, è qualcosa che rimarrà impresso in ognuno di noi per sempre.

Si riparte percorrendo l'ampio tratturo che procede semi-pianeggiante fino al bivio con l'asfaltata dove mantenendoci a destra iniziamo una breve salita per arrivare alle prime case del piccolo borgo di Garulla Inferiore dove una fontanella in cui rifornirsi d'acqua fresca fa proprio al caso nostro. Il tempo di riempire la borraccia e si riparte attraversando la piccola contrada dove troviamo, anche qui, case segnate dal sisma del 2016. In breve tempo lo attraversiamo per proseguire in leggera salita fino all'altra contrada di Garulla Superiore dove raggiungiamo la parte più alta del tracciato odierno. A fianco del ristorante deviamo a sinistra per ritrovare un tratto del  Cammino dei Cappuccini  che sempre in discesa raggiunge, dopo circa 1700 m, di curve e pendii abbastanza impegnativi ma su sterrate bellissime l'Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio (1044). Breve sosta per scattare qualche fotografia e poi si riparte in direzione della Chiesa/Casa del Beato Antonio (1355) dove però il sentiero termina. Cerchiamo di capire qual è un'eventuale alternativa ma il GPS ci indica una sentiero che parte oltre il bivio. Portando le nostre mtb a ridosso della discesa percorriamo solamente qualche metro in sella poi siamo costretti a scendere perchè quello che una volta era un bellissimo single track da percorrere in discesa adesso è solamente una traccia di sassi che sono affiorati per via dell'erosione dell'acqua. Solo 500 m, fortunatamente solo in discesa, in cui si deve eseguire il portage ed arrivare al bivio del piccolo borgo di Francalancia.

Ritrovata la stradina asfaltata prendiamo a sinistra e iniziamo la bella discesa, pendenza -18,5% che in breve tempo raggiunge un bivio dove prendendo a destra iniziamo un'ulteriore strappo, al 12,5%.  Quest'altra, stretta, stradina che procede all'ombra degli alberi ci conduce al piccolo agglomerato di Case Coletta che attraversiamo trovando all'interno un buon amico a quattro zampe che con un bel vocione sembra salutarci. Uscendo dalla parte opposta del piccolo borgo, dove anche qui si notano i segni del terremoto, prendiamo a destra la stradina che prosegue ancora in discesa con continue curve in un ambiente dove si rimane per la maggior parte all'ombra degli alberi. Un breve strappo al temine di questi 800 m di discesa ci conduce al bivio con una strada asfaltata più ampia, come sede stradale, dove girando a destra iniziamo un mangiaebevi che prosegue per oltre 1500 m e raggiunge il bivio con la  SP83 . Con cautela giriamo a sinistra, ma di traffico ne registriamo davvero il minimo, per superare il Camposanto di Amandola dove ci dirigiamo nel centro cittadino raggiungendo piazza Risorgimento. Davanti a noi troviamo Porta San Giacomo (1836) dove, a sinistra, c'è il Palazzo del Comune e poco più indietro la Chiesa di Sant'Agostino (1301). Termina qui il nostro quarto appuntamento in terra marchigiana dove come nelle precedenti tappe abbiamo avuto modo di conoscere questa bellissima parte di territorio completamente diversa dalle precedenti ed in cui c'è davvero tanto da vedere.

Pier


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